EDELMAN TRUST BAROMETER 2024, “Innovation in Peril”

Apr 22, 2024 | General, Highlights, Information Portal, Members news, News

Per il quarto anno consecutivo, la Camera di Commercio Britannica per l’Italia (BCCI), in collaborazione con Edelman, ha organizzato un evento dedicato alla presentazione del Trust Barometer, la più importante indagine globale sul tema della fiducia condotta su base annuale dalla società di comunicazione Edelman.

Ormai giunta alla sua 24esima edizione, l’indagine prende in considerazione una serie di importanti indicatori sociali di fiducia tra Imprese, Media, Governi e ONG, orientando la conversazione sui principali aspetti che riguardano lo scenario socioeconomico di oggi e di domani, definendo l’agenda dell’anno a venire.

La ricerca di quest’anno, dal titolo “Innovation in Peril”, ha interessato un campione di oltre 32.000 persone in 28 Paesi, intervistate tra il 3 novembre e il 22 novembre 2023.

Nell’anno del 120º anniversario della fondazione della BCCI, l’evento ha rappresentato un’importante occasione per approfondire un tema centrale per l’evoluzione della nostra organizzazione: l’impatto dell’evoluzione della scienza e delle nuove tecnologie sulla società odierna, costantemente soggetta al cambiamento.

Con un focus specifico sull’Italia e il Regno Unito, l’evento online è stato introdotto e moderato da Steven Sprague (Presidente di The British Chamber of Commerce for Italy) e ha visto la partecipazione di Fiorella Passoni (CEO, Edelman Italia), esperta del tema e portavoce italiana del Trust Barometer.  

INNOVATION IN PERIL

L’analisi della fiducia di Edelman può ormai far affidamento su 24 anni di storia, durante i quali sono emerse diverse tendenze globali di lungo termine, alcune della quali sono andate consolidandosi nel tempo:

  • Nel 2005 la fiducia della popolazione passa dalle “autorità” alle persone “come me”
  • Nel 2016 emerge il crescente divario di fiducia tra classi di reddito differenti (“mass class divide”)
  • Nel 2018 cresce la preoccupazione verso le fake news e l’incapacità di riconoscere la verità: le persone chiedono a gran voce un’informazione di qualità
  • Nel 2021, le imprese diventano l’istituzione più meritevole di fiducia (prendendo il posto dei governi)

Quest’anno, i dati dell’Edelman Trust Barometer mettono in luce un interessante paradosso sociale: se da un lato il rapido sviluppo dell’innovazione lascia intravedere un’era di prosperità, dall’altro, rischia di alimentare i problemi legati alla fiducia, causando potenzialmente ulteriori fenomeni di instabilità sociale e di polarizzazione politica.

L’INDICE DI FIDUCIA IN ITALIA E IN UK

La ricerca dipinge un quadro generale in cui la fiducia, a livello globale, cresce di 1 punto rispetto all’anno scorso. Entrando nel merito dei singoli Paesi, l’Italia si conferma al vertice in Europa con un Trust Index complessivo del 50%, dietro solo all’Olanda che arriva al 56%. Il Regno Unito, invece, occupa l’ultima posizione nella classifica dei 28 Paesi, con un indice di fiducia del 39% (-4 punti rispetto al 2023), il livello di fiducia più basso mai registrato dal 2018 se osserviamo il trend di lungo periodo.

 

LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI: IL BUSINESS TRA ETICA E COMPETENZA

In un quadro generale in cui tutte le istituzioni – soprattutto Governi e Media – non raccolgono il massimo del consenso, si osserva però una tendenza importante che riguarda i due elementi cardine che esprimono la fiducia: per la prima volta in Italia e per il quarto anno consecutivo in UK, il Business è l’unica istituzione ad essere giudicata sia competente che etica.

Ma non è una tendenza che interessa solo Italia e Regno Unito: a livello globale, osserviamo che le imprese raccolgono largo consenso in termini di fiducia nella maggior parte dei paesi analizzati e nei diversi settori industriali.

LA DISPERSIONE DELL’AUTORITÀ

Se ci si fida delle istituzioni è un po’ più difficile fidarsi del leader che governa quella istituzione. Un altro degli elementi che emerge dall’analisi dei dati dell’Edelman Trust Barometer 2024 è la perdita di autorevolezza dei leader istituzionali: il 72% degli italiani e il 62% dei britannici crede che i leader di governo raccontino volutamente falsità o esagerazioni grossolane per orientare le persone.

 Ad avere un ruolo importante nel raccontare l’impatto socioeconomico delle innovazioni e delle tecnologie sono soprattutto gli scienziati (77% in Italia e 73% in UK), gli esperti delle aziende (72% in Italia e 59% in UK) e, a ulteriore conferma della dispersione dell’autorevolezza, “qualcuno come me” (70% in Italia e 71% in UK).

LA GESTIONE DELL’INNOVAZIONE

Italia e Regno Unito fanno parte di quei Paesi in cui la maggior parte della popolazione (46% in Italia, 49% in UK) ritiene che le innovazioni tecnologiche siano mal gestite, solo una piccola parte (17% in Italia e 16% in UK) è convinta del contrario mentre il 37% degli italiani e il 35% dei britannici non hanno un parere.

Non ci sono sostanziali differenze tra uomini e donne ma a saltare all’occhio è il dato relativo alla fascia di età tra i 18 e i 34 anni che, nella maggioranza dei casi (il 46% in Italia e il 41% in UK), non ha una posizione in merito alla gestione dell’innovazione.

Resta, quindi, largamente diffusa la consapevolezza che Scienziati (78% in Italia, 72% in UK) e Tecnici/Esperti (75% in Italia, 72% in UK) debbano avere un ruolo fondamentale nel gestire l’introduzione delle innovazioni.

IL RUOLO DEI CEO

Ad avere un ruolo fondamentale nel gestire l’innovazione dovranno essere anche i CEO, su cui il 62% della popolazione globale ripiega molte aspettative non solo per governare i cambiamenti aziendali ma anche quelli che hanno un impatto sociale. Nella maggioranza dei casi gli intervistati chiedono che il CEO affronti pubblicamente tematiche come le skill lavorative del futuro (79%), l’uso etico della tecnologia (77%) e l’impatto dell’automazione sui posti di lavoro (73%). 

LA PARTNERSHIP TRA PUBBLICO E PRIVATO

Anche in quest’ultima edizione dell’Edelman Trust Barometer viene stressata l’importanza della partnership tra le istituzioni, in particolare tra Governi e Imprese, chiamate a lavorare insieme per garantire che l’innovazione sia controllata in modo adeguato e regolamentata.  

6 intervistati su 10 a livello globale – con un dato in crescita di 15 punti negli ultimi 10 anni – sono infatti convinti che la collaborazione tra governi e aziende costituisca un fattore chiave per creare fiducia nel caso dell’introduzione di innovazioni tecnologiche. L’Italia è tra i Paesi con i numeri più alti in Europa, con il 54% del campione (in crescita di 21 punti dal 2015) favorevole. Nel Regno Unito, invece, si trova d’accordo il 50% della popolazione, un dato in aumento di 16 punti dal 2015.

RISTABILIRE LA FIDUCIA NELL’INNOVAZIONE

Quali sono, dunque, le raccomandazioni chiave per le istituzioni e i propri leader per ristabilire la fiducia nell’innovazione?

 

  1. La corretta implementazione conta quanto l’invenzione. Invece di far progredire la società, se gestite in modo inadeguato, le innovazioni rischiano di suscitare polemiche. Di fronte ai progressi dell’AI, dei vaccini e dell’energia rinnovabile, è fondamentale saperne spiegare le basi scientifiche e controllare l’impatto.

 

  1. Le imprese devono partecipare al cambiamento. Il Business è l’istituzione considerata più affidabile quando si tratta di introdurre le innovazioni all’interno della società, ed è importante che operi in partnership con il governo. I CEO sono chiamati a proteggere i posti di lavoro e a prendere posizione di fronte a nuove questioni di carattere etico.  

 

  1. Il mondo scientifico deve integrarsi nella società. Gli scienziati continuano a riscuotere fiducia, sebbene siano sempre più spesso sotto la lente dell’opinione pubblica. Per rafforzare la fiducia verso le raccomandazioni degli esperti, è necessario fornire informazioni chiare, promuovere il dialogo e sfruttare la voce della gente comune nel ruolo di sostenitori.

 

  1. La garanzia di aver il controllo sul proprio futuro. Quando le persone sentono di poter controllare il modo in cui le innovazioni incidono sulla propria vita, sono più propense ad accoglierle, anziché contrastarle. Occorre prestare ascolto alle preoccupazioni e mostrarsi aperti alle domande.

A seguito della presentazione si è aperto un interessante dibattito tra Fiorella Passoni e Steven Sprague sui i temi emersi dal Trust Barometer 2024 e la situazione socioeconomica in Italia e in UK. Per approfondire i dati dell’indagine di Edelman e rivivere la discussione che ne è scaturita, di seguito la registrazione dell’evento: 2024 Edelman Trust Barometer, “Innovation in Peril” – YouTube.