Ripartire. Per costruire un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.
E’ questo il titolo di uno dei recenti seminari organizzati dalla Camera di Commercio Britannica per l’Italia, in cui Paule Ansoleaga Abascal, Co-Chair and Co-Founder del gruppo BCCI Inclusive Finance e Francesco Bicciato, Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile, dal palcoscenico virtuale della Camera Britannica hanno coinvolto i soci della Camera, e non solo, in un’avvincente conversazione sulla finanza del futuro alla luce del Covid-19.
Ma cosa fa la Camera Britannica e che cos’è BCCI Inclusive Finance?
La Camera Britannica è un ente fondato nel 1904 che oggi raggruppa aziende di matrice britannica, multinazionali e aziende locali con vocazione internazionale. Il Presidente, Tom Noad, la descrive come la Londra delle Camere di Commercio, perché è inequivocabilmente British nello stile e nei valori, ma cosmopolita e aperta a tutti, indipendentemente dall’origine e dalla dimensione… a condizione di stare alle regole – soprattutto quelle non scritte – e che si contribuisca al risultato d’insieme con il proprio talento e la voglia di fare. Sono proprio questi tratti, l’inclusione, la contaminazione delle esperienze, la valorizzazione di chi può contribuire in modo originale e complementare, la volontà di innovare attraverso il proprio lavoro che nel 2019 danno vita a BCCI Inclusive Finance che lavora per raggiungere maggiore diversità e inclusione nell’industria della finanza. Assieme a Donatella Cungi, alla Camera già si lavorava da tempo con un gruppo dedicato alla D&I nelle aziende e nel mondo del lavoro, spaziando dal tema di genere all’orientamento sessuale, passando per ageing e disabilità, grazie al sostegno di soci come UPS, Aviva, Hogan Lovells, Lloyds, LabLaw e Barclays. Con l’ingresso di Paule Ansoleaga Abascal e Simonetta Cristofari, già fondatrici del gruppo MWE, sostenute da varie aziende della finanza, alcune centinaia di uomini e donne provenienti dall’area finanza hanno dato vita a BCCI Inclusive Finance e con determinazione e creatività stanno generando iniziative che tessono una tela in cui la robusta trama costituita dalla D&I, già radicata tra i soci di BCCI, si intreccia con un sofisticato ordito di fondi etici, investimenti ESG, di sostenibilità a 360 gradi.
Grazie a questi due pattini, da un lato il gruppo BCCI Diversity&Inclusion focalizzato su policy aziendali, testimonianze e best practice nella gestione HR, e dall’altro la visione strategico-finanziaria con il contributo di economisti e intellettuali ispirati, la Camera si fa punto di incontro e di cooperazione tra le aziende più avanzate ed esperte e le neofite interessate ad abbracciare questi temi. Inoltre, grazie alla propria natura giuridica ed indipendenza economico-politica-di pensiero, la Camera ha potuto coinvolgere soggetti istituzionali italiani ed esteri tra cui l’Ambasciata Britannica, il Department of International Trade del Regno Unito, il Ministero per lo Sviluppo Economico ed il Comune di Milano.
Obiettivo della Camera per gli anni a venire è far crescere le sinergie tra i soggetti impegnati su questi temi, condividere le best practice e alzare il ranking dell’Italia nelle classifiche internazionali, grazie ad un coinvolgimento attivo del mondo delle imprese, contribuendo così ad un futuro più giusto, inclusivo e sostenibile.